Mobbing: come riconoscerlo e affrontarlo, ora o dopo

Pubblicato il 23 aprile 2025 alle ore 08:33

Ci sono momenti in cui andare al lavoro diventa sempre più pesante, e non solo per la stanchezza o le scadenze. A volte, quello che fa male non è cosa dobbiamo fare, ma come ci fanno sentire mentre lo facciamo.

Il mobbing è proprio questo: una violenza silenziosa, fatta di parole, gesti, sguardi, esclusioni. Si insinua piano, fino a farci dubitare di noi stessi. Non è facile riconoscerlo subito. Spesso ci diciamo che stiamo esagerando, che dobbiamo solo resistere un po’ di più. Ma non è così che dovrebbe andare.

Segnali da ascoltare:

Il mobbing non è un singolo episodio spiacevole, ma un insieme di comportamenti che si ripetono nel tempo. Se ti ritrovi spesso in queste situazioni, fermati un attimo:

1. Ti prendono in giro, anche “per scherzo”, davanti agli altri?

2. Ti escludono dalle informazioni importanti?

3. Ti assegnano compiti umilianti o inutili?

4. Ti fanno sentire sbagliato anche quando cerchi di fare il tuo meglio?

5. Ti controllano, ti criticano o ti ignorano costantemente?

 

Questi segnali fanno male. E non è colpa tua se ti senti a disagio, triste, svuotato. Il corpo e la mente reagiscono, anche quando cerchi di tenere duro.

 

Cosa puoi fare, adesso

Se ti senti intrappolato in una situazione simile, sappi che non sei solo. E non sei senza strumenti. Ecco qualche passo concreto:

1. Annota tutto: scrivi quello che succede, giorno per giorno. Ti aiuterà a fare chiarezza e a tutelarti.

2. Parlane: con qualcuno di cui ti fidi. Anche solo raccontarlo può alleggerire il peso.

3. Non lasciare che ti facciano perdere il valore che hai. Rispondere con calma e dignità, anche solo dentro di te, è un atto di forza.

4. Rivolgiti a un medico o uno psicologo: se senti che stai male, meriti di essere ascoltato e aiutato.

5. Informati sui tuoi diritti: esistono leggi, enti e persone che possono sostenerti.

 

E se è successo tempo fa?

A volte il mobbing è qualcosa che abbiamo già vissuto, ma ci portiamo ancora dentro. Magari ci ha lasciato insicurezze, paure, rabbia. Anche in questo caso, puoi fare qualcosa per te:

1. Racconta la tua storia: anche solo scriverla su un foglio, senza giudgiudicari

2. Cerca qualcuno che ti aiuti a rileggere quei momenti con uno sguardo nuovo e risrispettso.

3. Ritrova ciò che ti fa sentire bene: anche una piccola cosa, fatta ogni giorno, può riportarti a te.

 

Ti meriti rispetto. Sempre.

Il mobbing fa male, ma non definisce il tuo valore. Nessuno ha il diritto di farti sentire invisibile o sbagliato. Se stai vivendo (o hai vissuto) qualcosa del genere, voglio dirti che sei credibile, sei importante, meriti un ambiente in cui sentirti al sicuro.

 

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